Operazione Resegone 2010  
Due giorni di esercitazione 23-24/10/2010

 

La Protezione civile si allena all'emergenza. Torrenti puliti

 

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I volontari della protezione civile a Imbersago

(m. gal.) «Uscite dalle aule, tranquilli e composti». Ignari, i ragazzini della scuola media del Molinatto a Oggiono si sono ritrovati fuori e solo dopo sono stati informati del perché: l'esondazione del torrente ha richiesto l'evacuazione della scuola con l'intervento della Protezione civile. Ma non era vero, per fortuna, anche se non è stato nemmeno un gioco, bensì un'esercitazione nell'ambito


dell'operazione «Resegone 2010» organizzata dal Comitato di coordinamento provinciale in collaborazione con la Provincia. Uno dei tanti scenari che ieri hanno visto impegnate più di 200 persone: oltre 180 volontari, una decina di carabinieri in pensione, sanitari e psicologi. Tutti mobilitati nelle prove di una grande emergenza, per mettere in pratica, coordinandosi, le azioni finalizzate ad arginare le conseguenze di una catastrofe idrogeologica.

Ma mentre si saggiava la capacità di far fronte all'emergenza con competenza e rapidità, non è mancata l'occasione di un intervento concreto e utile: la pulizia di molti torrenti, quelli che l'estate scorsa hanno dato non pochi grattacapi esondando in occasione del maltempo prolungato.

«Il campo base è stato allestito a Imbersago - racconta il responsabile Luciano Ferrario -. Abbiamo montato dodici tende per il pernottamento di una settantina di volontari, compresa una tenda della colonna mobile regionale, fornita appunto dalla Regione».
Tutto è andato come da previsioni: «La Protezione civile ha oliato i meccanismi dell'intervento in caso di necessità - commenta l'assessore provinciale alla Protezione civile, Franco De Poi -. Ogni scenario è stato gestito nel migliore dei modi e domani (oggi per chi legge, ndr) l'esercitazione si concluderà alla fine della mattinata con il pranzo per tutti al campo di Imbersago».
Ieri intanto al campo avanzato di Taceno è stata simulata la chiusura dell'accesso alla frana, mentre si è proceduto alla puliza dell'alveo del torrente Resina.
A Valgreghentino è stato invece messo in scena un black out elettrico per verificare la capacità di farvi fronte in una frazione come Dozio: i volontari sono accorsi con i gruppi elettrogeni.
E poi i volontari si sono presi cura un po' in tutta la provincia di molti torrenti sorvegliati speciali per prepararli a resistere alle grandi piogge.
Sono intervenuti ad Airuno lungo il torrente Valcamoggia e a Calolzio e Erve per ripulire il Gallavesa, oltre che a Oggiono.

Oggi per tutta la mattina si continua aprendo nuovi cantieri a Castello Brianza e a Colle per rimettere in ordine gli argini del Gandaloglio, a Cernusco e nel parco di Montevecchia per ripulire il Molgora e a Mandello il Meria. «La preparazione è la prima condizione per operare in modo adeguato e con consapevolezza dei rischi - rimarca l'assessore provinciale alla Protezione civile, Franco De Poi - L'esercitazione è una prima risposta operativa e concreta alle tante necessità del territorio. Gli eventi di agosto e di settembre hanno evidenziato la vulnerabilità della nostra provincia dove la prevenzione è il primo passo per la sicurezza di tutti».